Rivitalizzarsi con il pino mugo, coccolarsi con la paneterapia, purificarsi con bagni di lana, rigenerare la pelle con la linfa della vite o ancora immergersi nel fieno più profumato per sciogliere le tensioni: a Bolzano e dintorni il wellness in autunno si declina in tanti modi. Protagonisti, sempre, prodotti locali e naturali al 100%
La nuova filosofia del benessere si sta orientando sempre più verso trattamenti che siano in grado di sfruttare al meglio la sinergia con il territorio e i suoi prodotti: in questo senso, la proposta wellness dell’area vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti è più che mai al passo con i tempi. Le materie prime del posto, dalla vite alle erbe alpine, dal pino mugo al fieno, sono la base per trattamenti piacevoli e cosmetici molto efficaci, che coniugano innovazione e recupero delle tradizioni. La remise en forme autunnale diventa così il modo per liberarsi dalle tossine, rivitalizzare la pelle o curare i dolori muscolari. La natura incontaminata, l’aria pura di montagna, gli incantevoli hotel e masi completano l’opera.
Energia con i bagni al pino mugo e purificazione con la lana di pecora.
Poi relax con la paneterapia e i trattamenti pre-maman
Dagli aghi di pinus sarentensis – o pino mugo della Val Sarentino – si estrae un olio unico, dal profumo resinoso e balsamico, conosciuto in valle come “l’olio benedetto” per i suoi molteplici effetti: è un rivitalizzante naturale e favorisce la circolazione. Oggi quest’antico rimedio casalingo, estratto secondo i tradizionali metodi di distillazione, viene ampiamente sfruttato nelle SPA della zona, sia come olio puro che come base per creme e lozioni. Trehs è l’azienda locale che ha dato un marchio “riconoscibile” al pinus sarentensis e i suoi prodotti sono presenti in moltissimi alberghi e istituti di bellezza; inoltre, per chi vuole saperne di più, a Sarentino c’è il garni Reischnhitt: nella distilleria di casa si possono scoprire tutti i segreti della distillazione a vapore e poi provare il Bagno Originale di Pino Mugo Sarentino, trattamento durante il quale l’ospite, steso su un lettino, viene letteralmente ricoperto di trucioli riscaldati.
Altrettanto unica (e introvabile altrove) è la paneterapia: per provarla bisogna andare sull’Altipiano del Renon, a Collalbo, più precisamente al Waldhotel Tann. Qui, in una caratteristica saletta, si trova un vero e proprio forno di pietra dove vengono cotti, ogni mattina, tanti tipi di pane, molti dei quali a base di farine integrali o arricchiti con semi. Al pomeriggio gli ospiti sono invitati a rilassarsi sulle poltrone intorno al forno, leggermente intiepidito: questo permette di sfruttare i benefici del calore (ideale per curare reumatismi e contratture muscolari), ma anche di respirare l’aria carica di enzimi, in grado di riattivare il metabolismo e regalare un profondo – quasi ancestrale – senso di pace. Bastano trenta minuti per sentirsi rigenerati e coccolati dal profumo “buono” del pane (lo stesso che sarà poi servito alla sera per cena, naturalmente). Ma il Waldhotel Tann propone anche soggiorni su misura per le future mamme: colazioni nutrienti, pasti leggeri e sani, fino a un vero e proprio rituale di bellezza, con trattamenti per viso e corpo pensati proprio per questo delicato periodo, e infine riposo nella “stanza del silenzio”.
E dopo i trucioli e il pane, si scopre anche la lana: al maso Weidacherhof (Collalbo/Renon) propongono un “bagno” in quella di pecora, eccezionale rimedio per ridare energia al corpo, riattivare il microcircolo e depurarsi attraverso la sudorazione. E naturalmente la materia prima arriva rigorosamente dalle pecore allevate nel maso stesso. Infine non si possono non citare i bagni di fieno: una pratica antica, tornata di gran moda e proposta da molti hotel della zona. Anche in questo caso la differenza sta tutta nella materia prima: è risaputo infatti che il fieno dei masi d’alta montagna, tra i 1.500 e i 2.000 metri, è di particolare qualità, uno straordinario mix di erbe dalle proprietà curative e fiori profumati.
Vite e mela: quando la materia prima è 100% locale (e naturale)
Lo straordinario patrimonio di conoscenze sui rimedi naturali e sui “tesori” racchiusi nelle erbe alpine fa sì che – ancora oggi – il benessere sia più che mai espressione del territorio. E qui, lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige, la vite non poteva che essere una delle protagoniste del wellness. Ad esempio la Tenuta Manincor, a Caldaro, insieme a Trehs ha recentemente creato Aqua Vinea Nobilis, una linea di cosmetici per viso e corpo che nasce proprio dai vigneti di proprietà, rigorosamente coltivati secondo i criteri della biodinamica: principio attivo è la linfa (il “pianto della vite”) che fuoriesce dai tagli dopo la potatura, ricchissima di minerali e antiossidanti. Dagli acini di Gewürztraminer, Schiava e Lagrein (delle colline di Caldaro) nasce invece la linea vinPELLIS: dalla buccia dell’uva si estrae infatti il resveratrolo, un potente antiage. Per provarli bisogna andare alla Bellavita Beautyfarm dell’hotel Jagdhof Torgglhaus, naturalmente a Caldaro.
Ma il benessere arriva anche da quello che si mangia (e si beve): non si può quindi non parlare dell’altro frutto più celebre di questo territorio, ovvero la mela. Sul Renon, ad Auna di Sotto, un piccolo produttore propone succhi per veri buongustai: nel maso frutticolo Troidner, Thomas Kohl seleziona le sue mele per creare succhi monovarietali, ovvero espressione di una singola varietà di frutto. Ma nell’annesso negozietto si possono acquistare anche i succhi Gourmet+, originali mix tra succo di mela e frutta, o verdura, fresca.