Ieri in Provincia di Venezia, al Centro Servizi 2 di Mestre, l’assessore provinciale alle Attività produttive, Agricoltura e Pro Loco Lucio Gianni ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 7^ edizione della rassegna “Fiori d’inverno” che coordina 11 manifestazioni dedicate al Radicchio Rosso di Treviso IGP (indicazione geografica protetta) e Variegato di Castelfranco IGP.
Di questi eventi, quattro si svolgono nel territorio provinciale, in particolare nelle mostre del Radicchio di Scorzè (dal 9 al 25 novembre), di Santa Maria di Sala ( 1e 2 dicembre), di Martellago (dal 6 al 17 dicembre) e di Mirano (13 gennaio 2013).
Il comitato organizzatore, composto dalle Provincie di Venezia e di Treviso, e dal comitato provinciale Unione nazionale Pro loco d’Italia UNPLI Treviso e Venezia, coinvolge tutti i soggetti attivi nella valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze gastronomiche.
Presenti inoltre anche Rino Furlan vicepresidente proloco della Provincia di Treviso in rappresentanza del comitato regionale proloco del Veneto, Roberto Masetto presidente proloco della Provincia di Venezia, il presidente della proloco di Scorzè Lorenzo Michielan, gli assessori comunali all’Agricoltura e al Turismo di Scorzè Angelo Michielan e Francesco Tranossi.
L’assessore provinciale Lucio Gianni: «Fiori d’inverno è un’iniziativa che vuole mettere insieme le forze di tre diverse province per promuovere e valorizzarne i loro prodotti tipici. È un’unica manifestazione, che si articola in più appuntamenti da novembre a fine marzo, per far conoscere il radicchio rosso di Treviso IGP e il Variegato di Castelfranco IGP, prodotti che rappresentano l’eccellenza. Oltre a questi, ricordo anche la produzione del radicchio di Chioggia IGP e desidero ricordare un dato significativo che dimostra l’importanza economica di questo settore: il 50% dell’intera produzione nazionale di radicchio viene fatta in Veneto.
Questo progetto, frutto di collaborazione tra Province, permette inoltre di divulgare notizie e informazioni anche sugli altri prodotti di qualità di cui il nostro territorio può fregiarsi, e sulle ricette e, in genere, la cultura enogastronomica e la storia che ad essi si collegano.
È quindi decisivo continuare a lavorare facendo squadra per tutelare i marchi e i prodotti di qualità e quindi il mercato, agendo contro la contraffazione, l’importazione indiscriminata e insistendo sulla tracciabilità come garanzia di qualità. Questo è il nostro impegno concreto. È il modo più giusto per tutelare i produttori e il loro lavoro che, non bisogna dimenticarlo, tramanda nella sua particolare metodologia, usi tipici della nostra tradizione che altrimenti andrebbero perduti”.