In occasione dell’annuale Assemblea d’Inverno la Confraternita nomina Cavalieri coloro che si sono distinti nella tutela del Valdobbiadene DOCG
Da sabato 26 gennaio i “Cavalieri della Confraternita di Valdobbiadene” hanno cinque membri in più. Sono gli enotecnici Manuel Codello dell’ Az. Agr. Roccat di Valdobbiadene, Maurizio Favrel dell’ Az. Agr. Malibràn di Susegana, Carlo Panziera della Cantina Colli del Soligo di Solighetto, Alberto Sartori dell’Az. Agr. Valdoc Sartori di Valdobbiadene e il dottor Luca Gallina dell’ Az. Agr. Sandrin di Valdobbiadene i nuovi nominati in occasione della tradizionale e storica cerimonia. Dal 1946 infatti l’investitura avviene dopo l’annuale Assemblea d’Inverno, appuntamento con il quale la Confraternita di Valdobbiadene trae le conclusioni sulle iniziative dell’anno precedente e prospetta ai confratelli programmi ed impegni futuri.
L’intronizzazione avviene come da consuetudine nell’incontro denominato “Festa delle Nozze di Canaan”. I futuri Cavalieri vengono dapprima proposti dagli altri membri della Confraternita, ma è solo dopo il voto dell’assemblea e la verifica dell’integrità e dell’impegno dei prescelti nel tutelare e promuovere il Valdobbiadene Docg, che si ottiene l’investitura.
Il solenne appuntamento rievoca cerimonie antiche: avviene alla presenza di tutti i confratelli in abito da cerimonia, con le insegne dell’ordine, e la stessa elezione a Cavalieri è celebrata con l’appoggio di un tralcio di vite, come simbolica “spada”, sulla spalla. Sin dalle origini della Confraternita, con questo momento profondamente rappresentativo, si vogliono consolidare i tutori del Valdobbiadene Docg, un gruppo accomunato dal rispetto del disciplinare e dalla tutela del territorio di riferimento, in piena coerenza con le finalità e lo spirito dello statuto.
Con questa ultima investitura i Cavalieri della Confraternita di Valdobbiadene sono arrivati a ben 132 membri, tra effettivi e onorari.
“Un grande onore ma anche una grande responsabilità per i nuovi Cavalieri – dichiara il Gran Maestro Floriano Curto -. L’impegno della Confraternita per la valorizzazione e la tutela dell’identità del Valdobbiadene Docg richiede infatti di rimanere vigili verso i mercati globali, ma allo stesso tempo di riconoscersi nell’area storica e culturale di Conegliano e Valdobbiadene. Vedere per di più che tra i nostri membri si annoverano sempre più giovani “tutori” del territorio ci rende orgogliosi e dimostra come la Confraternita sia una realtà dinamica e che guarda al futuro, in cui la tradizione è sinonimo di innovazione”.
Il rafforzamento dell’identità territoriale è anche il tema emerso in occasione del Simposio sulla ristorazione organizzato lo scorso ottobre dalla Confraternita di Valdobbiadene e che si preannuncia filo conduttore anche di quest’anno. Il 2013 infatti vede l’appuntamento con il Simposio e la Solenne Stappatura della Bottiglia, che portano ormai da anni a Valdobbiadene i più influenti opinion leaders dell’enogastronomia italiana e un folto pubblico di esperti e appassionati, verrà anticipato a inizio estate e sarà arricchito da un contorno di manifestazioni culturali a tema.