Il recupero della ricetta originale grazie alla proloco di Scorzè
È stata depositata in questi giorni alla Camera di Commercio di Venezia la ricetta dei “Risi e Bisi”, che sarà conservata all’ufficio Usi. La firma ufficiale del documento è avvenuta nell’aula consigliare del municipio di Scorzè, alla presenza del notaio Ernesto Marciano di Noale, del sindaco Giovanni Mestriner e del delegato della Accademia italiana della cucina di Venezia-Mestre Ettore Bonalberti.
Hanno dato partenariato e condiviso questa iniziativa sia la Provincia di Venezia che il Comune di Scorzé. Alla cerimonia, erano presenti il presidente della pro loco di Scorzé e accademico italiano della cucina Lorenzo Michielan, alcuni componenti della stessa Pro loco, Mario De Faveri, vice-delegato di Venezia-Mestre, e Gianfranco Comelato, segretario della stessa accademia, Paola Comacchio che con la Pro loco di Scorzé ha seguito il complesso iter procedurale, e l’accademica Claudia Mocellin che hanno portato a termine l’interessante operazione di ricerca storica che ora permetterà, grazie alla conservazione di una delle ricette più note della cultura alimentare veneziana, la valorizzazione dei piselli prodotti a Scorzè.
Il recupero della ricetta “Risi e Bisi” è stato compiuto dalla Proloco di Scorzé con la delegazione accademica del territorio, utilizzando i documenti storici della terraferma veneziana, verificando le consuetudini locali in uso nella frazione di Peseggia e nel territorio veneziano, e facendo ricorso alla memoria delle persone più anziane del territorio, con le tradizioni culinarie ancora attive in queste località.
Il comune di Scorzè, noto come la “terra del Tiepolo”, e per le sedi dell’azienda di acque minerali “San Benedetto” e dell’industria motociclistica “Aprilia”, con questa firma, diventa ufficialmente la terra dei “Risi e Bisi”, storica pietanza tanto declamata dall’illustre commediografo veneziano Carlo Goldoni che amava decantare nelle sue straordinarie commedie scene di vita familiare, le usanze della buona e saporita cucina di campagna.
L’assessore provinciale alle Attività produttive e Agricoltura Lucio Gianni «Mi piace ricordare che nel luglio 2012, la giunta Zaccariotto ha approvato il punto all’ordine del giorno a sostegno e tutela del prodotto tradizionale “il biso di Peseggia” e della pietanza di denominazione comunale (deco) risi e bisi. La Provincia di Venezia crede nel valore promozionale di questo prodotto tipico e della famosa ricetta. Anche questo è un modo per mantenere vive le nostre tradizioni culinarie, attraverso i prodotti tipici e l’enogastronomia, la storia di un intero territorio. In particolare, questo prodotto rimanda ad una nota ricorrenza veneziana. Ogni 25 aprile era tradizione che il Doge di Venezia invitasse i nobili a festeggiare, in Riviera del Brenta, mangiando “risi e bisi”. Si immagina che il territorio agricolo di Scorzè sia stato, in passato, la culla del prodotto e di questa ricetta che ha saputo attraversare il tempo; ancora oggi la produzione del “biso di Peseggia” è tra le più importanti della zona».