Abbinamenti di eccellenza per i vini trentini nella cucina di Matteo Grandi, vincitore della prima edizione italiana di Hell’s Kitchen. L’appuntamento è al Ristorante Degusto di Arcole (VR), nell’ambito del calendario di serate denominato “A quattro mani”, dove lo chef padrone di casa si confronta, di volta in volta, con un collega di eccezione per dar vita a straordinari menù.
L’enologia trentina incontra i grandi chef. Dopo la prima serata in compagnia di Peter Brunel, che ha segnato un tutto esaurito, prosegue il format “A quattro mani”, ideato dallo chef Matteo Grandi all’interno del proprio Ristorante Degusto di Arcole (VR). Il secondo appuntamento si è infatti svolto giovedì 9 ottobre, ore 20.30, con l’ospite Giuseppe D’Aquino, neostellato de L’Oseleta di Costermano. Nuove ricette, quindi, per un nuovo approccio alla cucina ma, ancora una volta, co-protagonisti della tavola sono stati i grandi vini del Trentino, selezionati dai due chef in collaborazione con il Consorzio Vini del Trentino, sponsor dell’iniziativa. Dal brio delle bollicine alla freschezza e persistenza dei bianchi, dalla corposità dei rossi alla chiusura in grande stile con la grappa sono davvero tante le aziende coinvolte in questo raffinato incontro con l’alta gastronomia. La Ferrari F.lli Lunelli con il suo Ferrari Perlé Millesimato 2007 Trentodoc ha “aperto le danze” accompagnando con il suo intenso bouquet l’antipasto con ricciola, caprino, lime e sorbetto al sedano e acqua di pomodoro; a seguire, l’eleganza del Rotari Flavio Brut Millesimato 2006 Trentodoc ha affiancato la battuta di manzo amaranto parmigiano e uovo di quaglia. I primi hanno invece visto protagonista la denominazione Vigneti delle Dolomiti IGT, con le note fruttate dell’Olivar Bianco 2010 di Cesconi proposto con il risotto al pomodoro, limone candito e colatura di alici, e il Pinot Bianco 2013 Bellaveder che, con i suoi sentori di frutta fresca, è stato degno compagno del raviolo all’anatra pesca e finferli. Spazio poi per il gusto armonico, dalla leggerissima vena acidula, del Trentino DOC Müller Thurgau 2014 di Nicolodi Alfio che ha valorizzato la degustazione di baccalà con patata, scapece di zucchine e guazzetto di provola affumicata. Successivo tuffo nel mondo del rosso con il profumo speziato e complesso del Vigneti delle Dolomiti IGT Masetto Nero 2011 di Endrizzi in abbinamento al filetto di vitello gelato alla mandorla albicocca, per poi riaprire una “parentesi in bianco” con le dolci note olfattive del Trentino Superiore DOC Vendemmia Tardiva “11 Novembre” 2008 dei Viticoltori in Avio in accoppiata alla originale proposta di fine pasto con latte e biscotti. Il gran finale, poi, non poteva che essere affidato alla rotondità e complessità della Trentino Grappa, con la rinomata selezione di Segnana, Grappa Estrema. Prossimi appuntamenti il 13 e il 20 novembre, stesso posto, stessa ora, rispettivamente con Oliver Glowig, 2 stelle Michelin, e il vincitore di Masterchef 3 Federico Francesco Ferrero. I menù, ovviamente, per il momento rimangono top secret ma quel che è certo è che i bicchieri parleranno ancora “trentino”. “Si tratta di una serie di appuntamenti molto importanti per la promozione dell’eccellenza enologica del Trentino – ha dichiarato Fabio Piccoli, Responsabile della Promozione del Consorzio Vini del Trentino – . Queste serate, infatti, da un lato ci consentono di far conoscere ad alcuni dei più affermati chef del nostro Paese i nostri grandi vini e dall’altro di dimostrare ad un pubblico autorevole la straordinaria abbinabilità di questi prodotti al meglio della gastronomia italiana “