Il riso è il cereale più consumato in oriente ma anche in Italia vanta una lunga storia. È spesso indicato per le diete perché contiene molto amido e sazia più della pasta. Inoltre è il cereale con il minor potere allergenico ed è a basso contenuto proteico. Grazie al CRA – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura ora sappiamo anche un po’ di più sui segreti del suo DNA. Il team tutto italiano, che ha visto anche la collaborazione di CNR, Università degli Studi di Milano, Torino, Modena e Reggio Emilia, Padova, Parma, Pavia, Ferrara nonché del Parco Tecnologico Padano e dell’ICCGEB – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology italiano, è giunto all’individuazione dei geni presenti nel riso responsabili della resistenza a differenti patogeni e della tolleranza a stress di natura ambientale. L’attività ha consentito una caratterizzazione finora mai condotta della variabilità del riso per diversi caratteri utili al miglioramento genetico. Si potranno così ottenere nuove varietà che avranno bisogno di meno trattamenti chimici per il controllo delle patologie, ma si potrebbe persino dire addio alle vecchie risaie allagate. La ricerca ha infatti consentito l’identificazione di caratteri genetici da utilizzare per selezionare nuove varietà idonee alla coltura del riso in asciutto, che consentiranno di limitare le elevate necessità di acqua d’irrigazione per la coltivazione.
Addio alle risaie allagate grazie a una ricetta italiana
Posted by Redazione on 16 Novembre 2014 in Uomini&Cibo · 0 Comments