In Svizzera, una delle nazioni più vicine all’Italia olivicola, la qualità dell’olio extra vergine di oliva è ancora associata alla dolcezza. Una ricerca dell’università di Bologna ha infatti messo in evidenza come il consumatore svizzero non apprezzi gli attributi distintivi di un olio di qualità, tra cui l’amaro e il piccante. Tali caratteristiche sensoriali, dovute a composti volatili e fenolici, non sono caratteristici di un solo territorio però sono il minimo comune denominatore dell’alta qualità. Un campione di 140 extra vergini di eccellenza, già preselezionati da un panel esperto, è stato presentato ad appassionati di gastronomia svizzeri, metà uomini e metà donne. Solo il 19% di questi oli ha riscosso il successo e il plauso di questi consumatori. Netta la preferenza degli svizzeri per gli oli maturi, fruttati e dolci a discapito di oli amari, piccanti e fruttato verde. I ricercatori italiani hanno concluso che i consumatori non hanno ancora familiarità con gli attributi sensoriali positivi e benefici per la salute.
Agli Svizzeri l’olio d’oliva piace dolce, ma è veramente quello buono?
Posted by Redazione on 4 Febbraio 2015 in Uomini&Cibo · 0 Comments