“gustoCarnia”, il Filo dei Sapori e la Festa della mela caratterizzano l’intenso programma di scoperta dei gusti del territorio carnico
“Tolmezzo Città Alpina 2017” oltre all’attenzione alla sostenibilità, propone un viaggio alla scoperta di un territorio caratterizzato dalla natura incontaminata e dalla tradizione culinaria unica. La Festa della Mela, il Filo dei Sapori e “gustoCarnia” sono solo alcune tra le principali manifestazioni in programma da luglio a ottobre in Carnia, dove il cibo sarà il vero protagonista.
“gustoCarnia” dopo il successo degli ultimi anni, che ha visto coinvolti i migliori ristoratori e produttori carnici con un ampio consenso di partecipazione, fa un ulteriore passo in avanti con una serie di eventi mirati. In occasione di Tolmezzo ‘Città Alpina dell’Anno’ per la prima volta i cuochi locali saranno impegnati a confrontarsi con gli chef delle Città Alpine europee, per scambi di sapori e tecniche di cucina. Teatro delle serate di presentazione di questa edizione, le dimore storiche del territorio: il prossimo appuntamento è in programma il 21 luglio in Palazzo Calice a Paularo, riaperto proprio per l’occasione; a seguire, il 25 agosto al Kursaal di Sauris e il 15 settembre nell’antica segheria di Applis di Ovaro. La manifestazione si concluderà a Tolmezzo in ottobre con un esclusivo gala dal gusto internazionale.
Dal 22 al 25 ottobre “Il Filo dei Sapori” sarà invece la kermesse dedicata alle tipicità agroalimentari e alle specialità culinarie della Carnia, per valorizzare e diffondere la ricchezza di biodiversità di un territorio da vivere ed esplorare ‘con gusto’. Un ventaglio amplissimo di prodotti della terra: frutta, succhi e distillati, farine, patate, ortaggi, erbe di bosco e officinali, birre artigianali, mieli, salumi e formaggi. Per la prima volta saranno ospiti anche i prodotti e produttori delle città alpine straniere, divenendo così una mini EXPO dell’agroalimentare di montagna. La manifestazione riempirà le piazze del centro di Tolmezzo con un programma ricco di iniziative: aziende agricole, stand di degustazione e vendita, fattorie didattiche, aree di ristoro e isole espositive con dimostrazioni a tema, oltre a musica, animazione e intrattenimento.
La produzione di mele rappresenta una antica tradizione locale; sono molte infatti le varietà di meli presenti in Carnia, traccia di una antica emigrazione che ha favorito lo scambio e l’importazione di idee, costumi, culture d’oltralpe e, appunto, meli. “La Festa della Mela 2017” raggiunge quest’anno la ventiduesima edizione il 16 e 17 settembre 2017 e propone show cooking, laboratori per bambini, animazioni itineranti ed esposizioni artistiche che saranno il cuore pulsante dell’evento organizzato tra le vie cittadine e caratterizzato da oltre 200 produttori del territorio, associazioni e hobbisti.
Grazie anche alla partecipazione di importanti chef italiani, che si esibiranno in dimostrazioni di cucina, l’evento è solito attrarre turisti oltre che dai territori limitrofi anche dall’estero.
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Il titolo di Città alpina dell’anno viene assegnato annualmente dall’Assemblea dei soci dell’associazione omonima. Tutte le città comprese all’interno del perimetro della Convenzione delle Alpi possono candidarsi al titolo. Durante l’anno della Città alpina vengono organizzate almeno tre manifestazioni internazionali e realizzati due progetti sostenibili.
La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale sottoscritto nel 1991 dagli otto Paesi alpini: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera nonché dalla Comunità Europea. Ha l’obiettivo di garantire una politica comune per l’arco alpino e un coordinamento internazionale degli interventi in un territorio complesso dove i confini sono determinati da fattori naturali, economici e culturali che raramente coincidono con le frontiere degli Stati nazionali.
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Capoluogo storico della Carnia, Tolmezzo è situata nella media valle del fiume Tagliamento. Vanta importanti vestigia storiche risalenti fino all’epoca del Patriarcato di Aquileia. Un tempo città fortificata, presenta un centro storico che conserva le tracce dell’impianto urbano quattrocentesco con palazzi e vie porticate, dal quale si può raggiungere con una passeggiata di mezz’ora la Torre Picotta, eretta nel Quattrocento in posizione elevata per far fronte alle invasioni dei Turchi. Del sistema difensivo medievale faceva parte anche il Castello patriarcale di cui restano poche tracce visibili sul pianoro soprastante la cittadina, chiamato proprio Pracastello, dal quale si gode un panorama che spazia dalle Alpi Carniche e fino alle Dolomiti friulane.
Tra i siti più rilevanti il settecentesco Duomo di San Martino e il Museo carnico delle Arti e Tradizioni popolari, uno dei più importanti musei etnografici dell’arco alpino, dove sono ricostruite intere stanze provenienti da abitazioni private e sono raccolti centinaia di oggetti, mobili, attrezzi da lavoro risalenti fino al Settecento, quando la Carnia era uno dei maggiori centri di produzione tessile d’Europa grazie soprattutto a Jacopo Linussio, il celebre imprenditore che riuscì a dare vita a tre importanti stabilimenti tessili in Carnia. La sua esperienza è considerata straordinaria per l’epoca, non solo per il numero di persone impiegate, che superava le 30.000, ma anche per le capacità innovative sia nella produzione sia nell’organizzazione del lavoro. La storia mette in luce proprio alcuni aspetti della produzione di tessuti molto simili a quello che noi oggi conosciamo come “jeans”.
La storia di Tolmezzo è inoltre fortemente intrecciata con il Corpo degli Alpini, avendo ospitato per oltre un secolo e a più riprese importanti distaccamenti di penne nere, con ricadute significative sul tessuto economico della città.
Meritano una visita i dintorni della cittadina, a cominciare dal borgo di Illegio, situato in una conca circondata da una corona di monti di rara bellezza. Nella bella stagione il borgo diventa sede di importanti Mostre d’Arte sacra Internazionale. Recenti scavi archeologici hanno messo in luce il sito paleocristiano di San Paolo (IV-V secolo) – la più antica chiesa rurale d’Italia, fortificazioni di epoca medievale e resti delle dimore dei castellani, oggetto ancora di indagine.
La Pieve di San Floriano, inizio del IX secolo, domina la valle dall’alto ed è raggiungibile seguendo un sentiero tra prati e boschi. Dal centro cittadino si dipartono percorsi escursionistici verso il Monte Strabut, al Rifugio Cimenti – Floreanini, al Monte Amarianutte, all’altopiano di Curiedi.